Le vitamine sono sostanze di cui il corpo ha bisogno per crescere, svilupparsi e garantire il corretto svolgimento di migliaia di reazioni metaboliche.
La vitamina D in particolare aiuta l'organismo ad assorbire il calcio, che è uno dei principali costituenti delle ossa; una carenza può quindi causare malattie ossee, come l'osteoporosi e il rachitismo. In base a quanto emerso all'ultimo "World Congress On Osteoporosis, Osteoarthritis And Musculoskeletal Diseases" di Firenze, sembra inoltre che questa vitamina sia coinvolta in importanti meccanismi di protezione verso patologie croniche extrascheletriche come:
vari tipi di tumore — Si pensa a seno, prostata e colon, mentre valori elevati sono stati collegati a più alti tassi di cancro al pancreas.
Diabete,
patologie cardiovascolari,
malattie autoimmuni.
È invece sicuramente coinvolta e necessaria al buon funzionamento di nervi, muscoli e sistema immunitario.
COME LA SI ACCUMULA?
Principalmente in tre modi:
attraverso la pelle, con un'adeguata esposizione al sole;
tramite il consumo di alimenti che la contengono;
con l'utilizzo di integratori.
Sole
L'organismo è in grado di sintetizzarla con la sola esposizione della pelle al sole: si stima che dieci minuti al giorno di una adeguata superfcie corporea siano suffcienti a prevenirne la carenza, ma la quantità dipende da fattori quali:
stagione — Di norma c'è meno sole nei mesi invernali.
Ora del giorno — I raggi sono più effcaci e forti tra le 10 e le 15.
Quantità di copertura nuvolosa ed inquinamento atmosferico;
Latitudine — Le regioni equatoriali sono esposte a livelli di raggi UV più elevati.
In casa — La luce attraverso una fnestra non produrrà vitamina D.
Colore della pelle — Se è scura riduce la produzione. La maggior parte delle persone riesce a coprire il fabbisogno giornaliero in questo modo, anche se: è tuttavia bene ricordare che un'esposizione eccessiva può essere al contrario causa di invecchiamento cutaneo precoce e di un aumento del rischio di sviluppo di tumori della pelle. Anche l'utilizzo di lettini abbronzanti permette un'adeguata sintesi, ma anche in questo caso, ovviamente, l'esposizione va limitata.
Alimenti
Purtroppo sono pochi gli alimenti che ne sono naturalmente ricchi, tra cui ricordiamo:
pesci grassi — Salmone, tonno e sgombro sono probabilmente le fonti migliori e l'olio di fegato di merluzzo, in particolare, ne è ricchissimo.
Fegato di manzo,
formaggi grassi,
burro,
tuorli,
in minima parte anche i funghi.
Sempre più frequentemente si trovano alimenti fortifcati, ossia in cui la vitamina D è stata aggiunta durante la lavorazione, come, ad esempio, il latte di soia.
Integratori
Nei soggetti in cui non sia possibile raggiungere una produzione suffciente di vitamina, e quando attraverso la dieta non si riesca a compensare, è possibile procedere a un'integrazione attraverso la prescrizione di numerosi farmaci e/o integratori. In questi casi si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico, che suggerirà la dose in base alla gravità della carenza e agli altri fattori di rischio. Si raccomanda in ogni caso di assumerla sempre durante i pasti: essendo una vitamina liposolubile, viene assorbita più effcacemente se a livello intestinale sono presenti dei grassi. Esistono anche formulazioni iniettabili, ma sono in genere limitate ai casi di carenza più grave e/o ai casi di malassorbimento.
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